L’Opera nazionale ungherese di Budapest ha annunciato la cancellazione di 15 repliche del musical Billy Elliot a seguito di una campagna media omofoba contro la produzione. “Come sapete, la campagna negativa delle ultime settimane contro la produzione di Billy Elliot ha causato un forte calo delle vendite di biglietti e per questo annulliamo 15 spettacoli in linea con la decisione del nostro management” ha scritto il direttore dell’Opera Szilveszter Okovacs in una lettera ottenuta dal sito news 444.hu. Il musical è basato sull’omonimo film del 2000 che narra la storia di un ragazzino che vive nel nord minerario e depresso dell’Inghilterra negli anni Ottanta e rinuncia alla boxe per dedicarsi alla sua vera passione, il balletto. Lo spettacolo è stato attaccato dal quotidiano Magyar Idok, che sostiene il premier populista di destra Viktor Orban. In un articolo sul musical il 1 giugno il quotidiano afferma che “la propagazione dell’omosessualità non può essere un obiettivo nazionale quando la popolazione invecchia e diminuisce e il nostro Paese è minacciato da un’invasione”. L’articolo prosegue usando toni omofobi per descrivere gli organizzatori dello spettacolo, implicando che vogliono convertire all’omosessualità i giovani spettatori. Okovacs ha replicato all’articolo affermando che l’unica figura gay nella versione originale, Michael, amico di Billy, non è presente nello spettacolo in scena a Budapest. Secondo 444.hu l’annullamento delle date ha più a che fare con pressioni politiche che con considerazioni economiche, dato che le vendite dei biglietti per le altre date vanno benissimo. Gli organizzatori intendono mettere in scena 24 repliche, di cui una è già sold out. Negli ultimi giorni anche l’Accademia ungherese delle scienze è finita nel mirino di una campagna stampa omofoba. Il settimanale filogovernativo Figyelo ha pubblicato una lista di accademici che lavorerebbero “per i diritti dei gay e per la scienza di genere”. (Fonte: Askanews)