Marco Spatuzzi e Andrea Palotto, autori di apprezzati e applauditi spettacoli teatrali delle ultime stagioni, ritornano a Roma sul palco del Nuovo Teatro Orione dando vita al Mindie, la rassegna pensata con l’obiettivo di presentare al pubblico alcuni spettacoli indipendenti di teatro musicale sul territorio nazionale. A partire dal 29 Dicembre e per tutto il mese di gennaio si alterneranno, infatti, sul palcoscenico del Nuovo Teatro Orione sei spettacoli innovativi e coraggiosi, sia per i temi trattati che per il linguaggio utilizzato. Lady Oscar, Boom, Disincantate, Ti amo sei perfetto ora cambia, Processo a Pinocchio, Next To Normal: questi i titoli da loro selezionati per questa prima tappa romana, alcuni dei quali da febbraio varcheranno i confini capitolini per portare il Mindie in altre città italiane a partire da Firenze. Il primo spettacolo ad aprire la rassegna è LADY OSCAR François Versailles Rock Drama in scena il 29, 30 e 31 dicembre. Andrea Palotto ripropone al pubblico la versione musical di uno dei cartoni animati più amati degli ultimi quarant’anni. Portato in scena per la prima volta nel 2009 su licenza ufficiale di Riyoko Ikeda, autrice originale, Lady Oscar è un Rock Drama interamente italiano, coraggioso e coinvolgente. E’ la storia di una giovane nobile allevata come un uomo da un rigido e austero generale francese che riuscirà a farla nominare, ancora giovanissima, capo delle guardie reali. Sullo sfondo di una Versailles condannata dalle vanità del suo splendore, la vita di Oscar è una storia tormentata, costantemente in bilico tra il senso del dovere e i primi istinti di donna che si confrontano con gli amori, gli scandali e i giochi politici che disegnano una Francia sull’orlo del baratro: la rivoluzione è alle porte e il potere del re sta per dissolversi nel sangue e nella rivolta. Il 14 luglio 1789 sta per sorgere sulla Bastiglia e Oscar impugna un’ultima volta la sua spada, ma stavolta a difesa della libertà di un popolo nel quale riconosce il suo amore, nel quale riconosce se stessa. Andrea Palotto ricostruisce e reinterpreta la storia dell’eroina francese, per cogliere i punti essenziali dei fatti storici e dei caratteri peculiari dei protagonisti. I temi sociali trattati come i giochi di potere, la disuguaglianza, la povertà, la voglia di riscatto di un popolo oppresso diventano i veri protagonisti della vicenda. Focale per la narrazione diventa la scelta di raccontare il punto di vista del popolo attraverso le parole de “L’Ami du Peuple” il giornale satirico di Marat (qui immaginato come un teatro di burattini) che con le sue invettive ironizzava su una nobiltà disinteressata e colpevole. Il 6 e 7 gennaio andrà in scena BOOM, commedia musicale entusiasmante, coinvolgente e, alla fine, immancabilmente toccante, firmata dal regista Andrea Palotto e da Marco Spatuzzi, autore delle musiche originali, in collaborazione con MTDA (Music Theatre & Dance Academy). La storia descrive le conseguenze di un evento inaspettato, un’esplosione accidentale, che causa una ‘piega’ del filo del tempo, determinando la sovrapposizione di due momenti distanti tra loro 28 anni. Si mettono, così, in comunicazione due periodi distanti, il 1985 ed il 2013, e in questo campo neutro – fuori dal tempo e dallo spazio – inizia a giocarsi la partita della vita. Uno spettacolo avvincente che si basa su un’attenta analisi psicologia dei personaggi. Interpretato quasi esclusivamente da giovani talenti, è uno spettacolo adatto a un pubblico di tutte le età, in cui adulti e bambini devono impegnarsi insieme a trovare il bandolo della matassa. Il 20 e 21 gennaio sarà la volta di Processo a Pinocchio, psyco-commedia noir originale, innovativa, dal ritmo incalzante, con un epilogo inaspettato e inquietante. Scritto e diretto da Andrea Palotto con le musiche originali di Marco Spatuzzi, Processo a Pinocchio è una metafora surreale della vita. La scena si apre con un delitto e una domanda: Chi ha ucciso, con un colpo di martello, lo psicoterapeuta Salvatore Grillo? Unico indiziato: Pino Lorenzini, bugiardo cronico, che si trova accanto al corpo della vittima con in mano l’arma del delitto. Tuttavia, sulla scena del crimine, Pino non è solo. Quest’opera, che ha registrato un lusinghiero successo di critica e di pubblico, parla d’amore, ma anche di debolezze e vizi dell’italiano medio, delle paure che attanagliano l’animo umano. Parla di morte e di speranza, parla di violenza e di sesso, racchiudendo al suo interno l’esperienza totale della vita, con i suoi lati pù leggeri, ma anche con quelle zone d’ombra in grado di trasportare il pubblico in quella dimensione di pirandelliana memoria in cui tutto è vero e niente è reale. Torneremo più avanti a parlarvi degli altri titoli in cartellone.