Si chiama Renato Crudo (foto sopra) e proviene dalla Bernstein Musical School il nuovo protagonista maschile del musical "Come Erika e Omar"; prende il posto di Massimiliano Pironti che aveva creato il ruolo nella scorsa stagione. Lo show,scritto da Tobia Rossi con musiche di Francesco Lori e diretto da Enzo Iacchetti, è al Teatro Delfino di Milano dal 20 novembre al 7 dicembre. Le coreografie sono di Alessandra Costa, assistenza alla regia di Alessandro Tresa. Come Erika e Omar – è tutto uno show!” è la storia di un’emulazione della terribile tragedia di Novi Ligure avvenuta nel 2001, un diversamente musical che racconta l’Italia degli orrori. Ma è soprattutto una feroce satira/denuncia contro la spettacolarizzazione dell’orrore che la nostra televisione mette in scena in queste occasioni. Dal caso di Via Poma, al caso Meredith e Sollecito, dalla famigerata casa di Cogne, al famoso "logo" del Garage di Misseri, dalla povera Yara al caso di Erba, passando da Garlasco, da Novi Ligure e tanti altri su cui la TV, secodno gli autori, crea businness. Assassini che diventano eroi, sociologi , criminologi , psichiatri in minigonna che fanno la loro fortuna riempiendo ore di palinsesti della nostra televisione. Jessica e Christian, due fidanzatini innamoratissimi poco più che adolescenti, vivono a Santa Serena, un immaginario paesino del nord Italia dove “non succede mai niente” e si affoga nella noia e nel perbenismo più totali. Jessica è ribelle e volitiva, in perenne conflitto con la famiglia e a un certo punto convince l’insicuro Christian a partecipare con lei a un atroce progetto: lo sterminio di madre, padre e fratellino, progettato su due piedi con spaventosa leggerezza dopo l’ennesimo scontro della ragazza con i genitori. Dopo un primo momento in cui Jessica riesce a scaricare la responsabilità del delitto su fantomatici aggressori extracomunitari, i due ragazzi vengono scoperti e scoppia “il caso di Santa Serena”: i media impazziscono, si impossessano del piccolo paese fino a quel punto insignificante (così come è successo con Cogne, Garlasco, Avetrana, Perugia, Erba e chi più ne ha più ne metta) e da lì parte la macabra epopea di Jessica e Christian, “baby killer” che si trasformano presto in raccapriccianti divi dell’orrore. Come Erika e Omar – è tutto uno show è una black comedy musicale, gioca col grottesco e la satira per raccontare gli orrori del nostro paese: il disagio giovanile e l’incomunicabilità all’interno della famiglia, la crisi dei valori tradizionali, l’aggressività e lo sciacallaggio della televisione che trasforma le tragedie in materiale da spettacolo, l’ipocrisia dilagante, il razzismo dettato dalla paura, il “business dell’orrore”, i pellegrinaggi sui luoghi dei delitti celebri. Un tipo di musical che gioca coi generi e coi linguaggi, che celebra la commedia musicale classica e allo stesso tempo la rovescia, la fa a pezzi. Racconta della nostra Italia, racconta di noi, senza riserve e pregiudizi, semplicemente noi. Gli autori hanno scelto il musical per raccontare con musiche originali, allegre e appassionanti e con coreografie in stile cartoon, il corto circuito tra la cronaca nera e l’intrattenimento, il dolore privato e il grande spettacolo televisivo.