MICHELLE
HUNZIKER IN DUETTO CON LIZA MINNELLI A SANREMO?
Dal "Corriere della Sera" di oggi, un'intervista di
Maria Volpe a Michelle Hunziker
Michelle Hunziker
«A Sanremo duetterò con Liza Minnelli Poi sogno il cinema,
magari con Verdone»
Maria Volpe
MILANO - Ne ha fatta di strada questa «svizzerotta» su cui
nessuno avrebbe scommesso granché fino a qualche anno fa. Bella
sì, anzi bellissima, ma all’inizio assai legnosa, con l’unico
merito di essere la moglie di Eros Ramazzotti. Poi Michelle
Hunziker ha (nell’ordine) scherzato e autoironizzato sulla
propria legnosità, lasciato un uomo che amava molto - padre di
sua figlia Aurora ma dalla personalità troppo diversa - subìto
attacchi feroci dai mass media e gossip della stampa
internazionale, cominciato a studiare con umiltà. E, alla soglia
dei 30 anni, è arrivata qui: conduttrice di Striscia la notizia,
protagonista di musical, co-conduttrice del prossimo Festival di
Sanremo, cantante. E presto (forse)attrice per il grande
schermo.
Signora Hunziker che carattere...
Lei sorride come nulla fosse: «Davvero non immaginavo. Prendiamo
Sanremo: pensavo ci sarei arrivata, ma a 40 anni, non prima. Può
essere velenosissimo... Ho detto sì solo perché c’è Pippo: lo
stimo e c’è affinità. Sento di potermi appoggiare: se non ti
ricordi qualcosa, lo puoi sfogliare come un archivio. Con lui
non c’è ansia da prestazione. Quando guardavo il Festival, da
ragazzina, sulla tv Svizzera, c’era Baudo e io lo identificavo
con l’Italia». E ora è orgogliosa di essere al fianco
dell’«Italia» a presentare la kermesse canora. E tiene a
sottolineare che sarà una conduzione alla pari, «perché Pippo
vuole dare un’impronta diversa. E dice che io sono tutte e due
insieme “la bionda e la mora”». Ma chiariamo: Michelle non ha
alcuna intenzione di «vallettare». Anzi, punta a «uno spettacolo
nello spettacolo, con veri e propri numeri di intrattenimento»
(grazie al gruppo di Bibi Ballandi, di cui ora fa parte).
E non scherza l’ex signora Ramazzotti - che non vuole parlare
della sua vita privata, anche se ammette che ora i rapporti con
il cantante sono sereni - quando parla di show sul palco dell’Ariston:
«Credo verrà Liza Minelli e insieme faremo un duetto. Ci siamo
incontrate mesi fa a Berlino e le ho raccontato la mia idea, lei
era entusiasta».
Crede agli incontri del destino, Michelle. Del resto Liza ha
dato il volto a Sally Bowles nel film Cabaret di Bob Fosse nel
‘71, la stessa Sally che in teatro avrà il volto e il corpo di
Michelle, dal 24 gennaio a Milano. Minelli ha dato la sua
benedizione alla Hunziker, di più. Le ha detto con la sua vena
vulcanica: «You’ll be great».
C’è un altro desiderio sanremese per la bionda showgirl: Jim
Carrey. «Mi sono ispirata a lui per le maschere. Da Ace Ventura
in avanti l’ho sempre amato per quella sua demenza fuori dagli
schemi. Bugiardo bugiardo l’ho visto mille volte con Aurora.
Insomma vorrei Carrey per fare una bella gara di facce».
Non c’è dubbio insomma che Michelle ha scelto un percorso
giocato sull’ironia e la simpatia. Per questo deve aver colpito
il video sexy uscito di recente e legato al singolo dell’album
che Michelle sta per lanciare in Germania. Tutti hanno gridato
alla svolta hard della Hunziker, anche se a guardarlo (è
visibile su Internet) si vede praticamente solo Michelle in
short e canotta che salta su un lettone con strizzatine d'occhio
e ammiccamenti. Lei è molto soddisfatta del lavoro e, lungi dal
ragionare come una Barbie, spiega con lucidità cosa c'è dietro
quel video sexy: «Tutti i brani del cd parlano d'amore, dunque
qualunque ne avessi scelto come singolo sarebbe stato frainteso
come canzone d'amore dedicata a Eros. Allora ho deciso di
puntare su un brano provocante (dove si parla di far l'amore da
mezzogiorno a mezzanotte) e di realizzare un video sexy sì, ma
scherzoso. È una parodia sull'erotismo. Anche perché io e il
sesso non siamo un gran binomio...Come si fa a non capirlo?
Certo avevo messo in conto le polemiche, ma non credevo si
scatenasse un putiferio. Se penso che mi hanno paragonata a
Paris Hilton mi viene davvero da ridere... Io non sono nata
ricca e ho diecianni di gavetta alle spalle, due strade davvero
diverse... ».
Diverse davvero, se si pensa che un'insolita e sorprendente
Michelle si sta adoperando perché nasca una Fondazione che
tuteli le donne, «quelle deboli, abbandonate dai mariti, senza
soldi, quelle che subiscono mobbing sul posto di lavoro, tutte
quelle che devono lottare per avere rispetto ma non riescono a
farcela da sole». Un'idea che le è venuta dopo l'esperienza
della separazione perché, in quegli anni turbolenti, tra giudici
e avvocati, ha sperimentato «il maschilismo dilagante». Racconta
che spesso ha lavorato con uomini - dal gruppo di Zelig
(«un'esperienza meravigliosa, 5 anni nei quali ho imparato
moltissimo») a quello attuale di Striscia («Greggio è un gran
professionista e con lui ho imparato l'arte
dell'improvvisazione») - e di aver sempre «resistito» grazie al
suo modo di fare, «poiché non mi sono mai posta in modo
seduttivo, ma come la sorella scema, l'amica compagnona. Ho pure
fatto una scommessa con Gino e Michele. Loro dicono che una
"gnocca" non può far ridere", con me si sono ricreduti».
E si deve essere ricreduto anche Bibi Ballandi che da tempo le
dice «Sei la nuova Julia Roberts» e non vede l'ora di lanciarla
sul grande schermo. Lei un po' ci crede, un po' no. Ma certo non
le dispiacerebbe affatto buttarsi in una commedia leggera, in
stile americano, tipo Harry ti presento Sally o
Notting Hill, «magari con Verdone che trovo bravissimo».
Insomma il classico film leggero che sbanca il botteghino? «Sì
penso a un film commerciale, che male c'è? Chi l'ha detto che
commercialepopolare sia sinonimo di schifezza? Vuol dire solo
che tanta gente si identifica in quel film. Che paga i soldi del
biglietto per ridere e sognare. E a me piace far ridere e
sognare».
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