.. |
....... |
.. |
|
.. |
|
.. |
|
.. |
....... |
.. |
|
.. |
........ |
.. |
|
.. |
......... |
.. |
|
.. |
......... |
.. |
|
.. |
......... |
.. |
|
|
|
|
SIMONE
SIBILLANO: "IO BUDDISTA MI CALO NEI PANNI DI JESUS CHRIST"
Il quotidiano "Il Giornale" di oggi, oltre a recensire
positivamente la versione italiana di "Jesus Christ Superstar"
(in scena fino al 12 novembre al Teatro della Luna di Milano),
pubblica un'intervista a Simone Sibillano, che nello
spettacolo interpreta il ruolo di Jesus.
Coraggiosa prima versione in italiano
La traduzione in italiano di un'opera rock come Jesus Christ
Superstar è stata per molto tempo, e per molti addetti ai
lavori, una tentazione. Alla quale si sfuggiva con il timore
di fallire miseramente nel riprodurre la forza, e la
straordinaria bellezza, delle liriche originali di Tim Rice.
Ci volevano gli eccellenti parolieri Michele Renzullo e Franco
Travaglio e la contagiosa passione di un regista come Fabrizio
Angelini, per portare in scena - con il marchio della
Compagnia della Rancia - un Jesus Christ Superstar
tutto italiano, capace di rassicurare i puristi del musical, i
fan di quest'opera di culto e gli scettici in servizio
permanente effettivo. La rock opera musicata da Sir Andrew
Lloyd Webber, musical rivoluzionario debuttato a Broadway nel
1971 e consacrato da una versione cinematografica diretta da
Norman Jewison nel 1973, rivive quindi al Teatro della Luna
grazie a un cast di 20 elementi e una band dal vivo, agilmente
calati in una scenografia che sa gratificare l'occhio (colonne
romane, sabbia del deserto, una gabbia che racchiude ma fa
intravedere gli affiatati musicisti). È proprio il Jesus del
grande schermo a influenzare di più gli interpreti,
soprattutto il bravo Giuda/Edoardo Luttazzi che - per modestia
o astuzia? - cita rigorosamente le evoluzioni vocali dello
storico interprete del ruolo, il compianto Carl Anderson. Più
ieratico che hippy, invece, il Messia/Simone Sibillano, ma
d'altronde il look scelto per l'opera è volutamente
contemporaneo.
«Io buddista mi calo nei panni di Jesus Christ» - di
Ferruccio Gattuso -
Ferruccio Gattuso
da Milano
Che fosse un Gesù particolare, lo si era intuito alla
presentazione ufficiale del musical a Milano, qualche giorno
fa, alle Messaggerie Musicali: capello corto e pizzetto alla
D'Artagnan, il Messia di Jesus Christ Superstar nella versione
allestita dalla Compagnia della Rancia appariva piuttosto un
poeta esistenzialista, dirottato all'ultimo momento dal
dolcevita nero alla tunica. Che fosse però, nella vita di
tutti i giorni, un buddista è una di quelle notizie che fanno
pensare. Insomma, per lui la superstar dovrebbe essere il
Dalai Lama. E invece, Simone Sibillano di biblico non ha solo
il nome di battesimo, ma anche un invidiato destino da
protagonista nella prima versione assoluta in italiano del
musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. In cartellone
dall'altro ieri al Teatro della Luna, il Jesus italiano conta
su un cast di 20 elementi, band dal vivo, una scenografia
suggestiva fatta di colonne romane e sabbia del deserto e -
soprattutto - un'ambientazione contemporanea: anni '70 addio
quindi, con buona pace dei nostalgici hippy. Da Budda a Gesù
Cristo, e ritorno: non sembrano esserci problemi per Simone
Sibillano, ventisettenne attore e cantante romano, cimentatosi
in passato in altri musical come Il Fantasma dell'Opera, Il
Grande Campione e Il ritratto di Dorian Gray. In fondo, il
lavoro è lavoro e poi, volendo fare l'avvocato del diavolo (un
tipo che con il Messia di cui sopra ha un conto in sospeso,
diciamo, millenario), non è che se Sibillano avesse fatto la
parte di Goebbels o di Attila qualcuno gli avrebbe detto: ma
ti rendi conto che sei buddista? «Esattamente. Non è che
buddismo e cristianesimo siano due realtà a tal punto
inconciliabili da restare così sorpresi», si schermisce il «Gesù
buddista».
Però la cosa è curiosa: è come se Del Piero si fosse cimentato
come attore nella fiction dedicata al Grande Torino. O No?
(sorride...) «Se la si mette così... Io però sostengo che la
mia fede buddista mi è stata di enorme aiuto per calarmi nel
ruolo di Cristo. Anzi, tutti gli amici del gruppo buddista che
frequento sono stati felici di questa mia esperienza». In che
senso il buddismo l'ha aiutata a impersonare Gesù?
«Innanzitutto perché, ripeto, ci sono affinità tra i due
credi: il buddismo insegna a porre l'individuo al centro della
vita, e a comprendere gli altri. La stessa attenzione all'uomo
che ha il cristianesimo. Sono due religioni che possono
portare benessere e pace nel mondo».
Com'è avvenuta la sua conversione?
«È successo due anni fa: stavo pagando una serie di scelte
personali e di frequentazioni sbagliate. Non credevo più in
nulla. I miei zii, buddisti da 20 anni, mi hanno spinto a
questa scelta: dapprima temevo di perdere ciò che ero, vengo
da una famiglia cattolica non osservante».
E ora questo ruolo...
«Ne sono fiero. E pensare che non conoscevo bene questo
musical. Il suo taglio rock mi sembrava lontano dalla mia
voce. Sognavo altri titoli, I Miserabili, Sunset Boulevard...
Oggi, dopo dieci musical interpretati, sento di aver fatto la
scelta giusta».
|
|
I file
multimediali di www.musical.it possono essere in formato
QuickTime, RealOne, Windows Media o Flash. Scarica gratuitamente
i 4 player per poter ascoltare e vedere i contenuti del sito
|
Le fotografie ed i
file audio/video
presenti su
www.musical.it
sono stati in larga parte ricavati da Internet,e quindi valutati
di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero
qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da
segnalarlo alla redazione - indirizzo e-mail
musical@musical.it
- che provvederà prontamente alla rimozione dei file utilizzati.
|
|
HOME |
PRENOTAZIONI |
MERCHANDISING
|
MUSICAL CLUB
E-MAIL |
ALBUM |
ON STAGE |
LINKS |
BACHECA |
BORSINO |
|
|
|