"PINOCCHIO": IL GRANDE MUSICAL IN TOUR NELLA STAGIONE 2005/2006
Con la replica di oggi al Teatro della Muse di Ancona, termina il tour estivo di "Pinocchio - Il Grande Musical", accolto con autentici trionfi in ogni tappa in giro per l'Italia. Ma dal 12 ottobre lo show sarà nuovamente pronto ad incantare grandi e piccini per tante altre serate della stagione 2005/2006 (trovate le date nella nostra rubrica "On Stage).Anche ad Ancona il musical ha ottenuto un grande successo. Ecco quanto riportava "Il Messaggero" di ieri:

Entusiasmo tra il pubblico di giovanissimi che ha seguito le vicende del protagonista il bravissimo Manuel Frattini nell’allestimento della Compagnia della Rancia



di CLAUDIA GENTILI


Ancona

Quella ad Ancona doveva essere l’ultima tappa di una tournée durata 3 anni. Ma come si fa a privare i bambini di una favola simile? Come si fa a rinunciare alle loro risate improvvise e spensierate, alla loro emozione tangibile nel buio della sala? Seduti in cima alle sedie o in piedi, rannicchiati intorno a un genitore, attenti, bocca spalancata verso le magie sul palcoscenico. Alcuni così piccoli che le poltroncine del teatro delle Muse sembrano fatte per tre, come il lettone dove mamma e papà raccontano la favola della buonanotte. Per questo, la favola di Pinocchio allestita in musical dalla Compagnia della Rancia di Saverio Marconi dopo Ancona riprenderà a girare per l’Italia. Giovedì sera ha infatti inaugurato la stagione anconetana di prosa 2005-2006 a cura dello Stabile delle Marche davanti a un pubblico inconsueto per le Muse. Tantissimi bambini e giovanissimi. E sarà così anche nelle prossime repliche fino a domenica. L’esperta Compagnia della Rancia lo sa bene, tanto che usa questo elemento con abilità. Dai costumi coloratissimi (nel teatrino di burattini, nel circo) alle divertenti caratterizzazioni dei personaggi (il gendarme siculo). Dagli spettacolari dettagli scenografici (l’impiccagione e la luna sullo sfondo, l’arrivo della balena, il fondale marino che evoca le contorsioni dei Momix) alle frequenti incursioni degli interpreti in platea. Quando un Pinocchio discolo tra Paperino, Sbirulino e Giamburrasca, giovedì sera è fuggito dalla scena ed è comparso improvvisamente in sala saltellando, lo stupore è stato sonoro. La scena è una delle più belle e riuscite in assoluto di tutto il musical. Il palco si trasforma in un enorme teatrino di burattini e si entra nel mondo di Mangiafuoco. «Pinocchio! - lo chiamano i suoi simili bloccati nel teatrino - come fai a essere così libero?». Pinocchio libero e senza fili è troppo occupato a saltellare di qua e di là e ad arrampicarsi sulle poltroncine Frau come fosse un novello Benigni. Poi afferra una bambina minuscola vestita di rosa seduta in prima fila e la prende in braccio. «Facciamo conoscenza? Dai dai. Ciao io sono...». «Pinocchio!» lo chiamano i burattini. La bambina dentro all’occhio di bue e fra le braccia di una favola sgrana gli occhi e solleva le labbra in un sorriso. Il bravissimo Manuel Frattini , perfettamente calato nei panni di Pinocchio e molto musicale, torna in scena sollevato dagli applausi del teatro delle Muse ad affrontare Mangiafuoco (bravo il baritono Marco Brancato ). Poche scene corali, molti duetti, tanti siparietti divertenti. La musica, come già accadeva in Notre Dame de Paris di Cocciante, è assolutamente caratterizzata dalla cifra stilistica degli autori, ovvero i Pooh . Riconoscibili i loro giri di chitarra, i loro intervalli e l’andamento melodico. Si sente soprattutto nel duetto Un vero amico tra Pinocchio e Lucignolo ( Mauro Simone ), nelle arie di Geppetto ( Pierpaolo Lopatriello ) e Angela ( Simona Rodano ), nuovo personaggio che scinde l’aspetto magica della bambina dai capelli turchini da quello materno. «Il valore di questo Pinocchio - aveva spiegato lo stesso Frattini al Messaggero due giorni fa - sta proprio nella famiglia». Il finale regala infatti al burattino una mamma, a Geppetto una moglie e al pubblico una sorpresa emotiva che non riveleremo e che giovedì è maturata in un caldo «ooooh».
 

Copyright ©2005 musical.it  18/09/2005, ore 09,45