Vittorio Grigòlo all’Arena Civica di Milano

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Scritto da: Redazione • 10 Marzo 2017
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Grazie alla collaborazione tra Citysound Events e il Comune di Milano, quest’estate l’Arena Civica del capoluogo lombardo riaprirà i battenti con un musical lirico dalla messa in scena imponente. Giovedì 6 luglio il tenore Vittorio Grigòlo, straordinario interprete del belcanto e ambasciatore dell’eccellenza italiana nel mondo, porterà in scena il suo spettacolo "Italia, un sogno", un recital con proporzioni da kolossal voluto e progettato dal Maestro per presentare la magia dell’opera in una veste moderna e non convenzionale. Non solo. Il sentimento che ha spinto Grigòlo a imbarcarsi in questa grande avventura artistica è l’amore e l’orgoglio verso il nostro Paese. E’ il sogno di un giovane artista che, divenuto a soli 39 anni il tenore più celebrato del momento, acclamato dal pubblico e dalla critica mondiali, desidera condividere con gli spettatori italiani il suo inno all’Italia e alla sua incontestabile grandezza. Con Italia, un sogno, dunque, si superano i confini del melodramma tradizionale. Vittorio Grigòlo, con grande carisma e profondità, racconta quadri della storia d’Italia, dal Rinascimento alla Dolce Vita, abbinandovi 14 arie classiche del repertorio italiano – da “La donna è mobile” a “Una furtiva lagrima”, passando per “Vesti la giubba”, “Che gelida manina” e “Nessun dorma” – e trasformando lo spettacolo in una straordinaria festa del belcanto. Sul palco, infatti, Grigòlo sarà accompagnato da un cast di 14 artisti, tra cantanti e attori, un’Orchestra Sinfonica di 65 elementi e un coro di 40 professionisti diretti dal regista inglese John Pascoe. Una grande produzione teatrale classica al contempo caratterizzata da una scenografia innovativa che vibra e si modifica insieme agli artisti attraverso proiezioni tridimensionali e tecnologie avanzate. Italia, un sogno non è un semplice recital di arie d’opera, ma uno spettacolo completo e contemporaneo che rivisita in chiave nuova il linguaggio dell’opera. Un progetto con il quale Grigòlo intende rivoluzionare la tradizione: L’opera non morirà mai, ha solo bisogno di individuare nuove strade, nuovi luoghi, nuovi linguaggi per diffonderne i contenuti. Il giovane tenore è fermamente convinto che questo linguaggio musicale abbia la forza di coinvolgere le nuove generazioni e sottolinea: Questo sogno italiano dovrebbe entrare in ogni scuola! Bisogna smetterla di pensare che tutto quello che viene da fuori è meglio del nostro. Il meglio siamo noi. E’ da qui che dobbiamo partire.

 

VITTORIO GRIGÒLO La presenza scenica, il modo di vivere il palcoscenico, il vasto repertorio operistico italiano e francese (La traviata, Rigoletto, La Bohème, L’elisir d’amore, Lucia di Lammermoor, Faust, Roméo et Juliette, Manon, Les Contes d’Hoffmann), combinati al carisma e a una vocalità duttile, piena, rotonda ma soprattutto solare, fanno di Vittorio Grigolo il tenore italiano più richiesto e acclamato oggi al mondo. Ospite regolare dei più prestigiosi teatri d’opera, dal Teatro alla Scala – dove debutta a soli ventitré anni – alla Royal Opera House di Londra, dal Metropolitan Opera di New York all’Opera di Roma, ha cantato con direttori come Riccardo Chailly, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung, Gustavo Dudamel e Antonio Pappano. Grigolo è stato recentemente insignito a Washington del premio “Distinguished Leadership Award”, consegnato per la prima volta a un italiano da parte dell’Atlantic Council.

 

JOHN PASCOE La regia e le scene sono affidate al pluripremiato regista e scenografo inglese John Pascoe, le cui produzioni sono state ospitate nelle principali istituzioni liriche. Scelta voluta espressamente da Grigòlo che ha già collaborato molte volte con il grande regista inglese, con cui ha instaurato un rapporto di grande amicizia e stima reciproca.

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