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Compagnia della Luna e Teatro Ambra Jovinelli presentano

Concha Bonita

Commedia fantastica in musica

Libretto di Alfredo Arias e Renè de Ceccatty
Versione italiana di Vincenzo Cerami e Nicola Piovani

Con:
Gennaro Cannavacciuolo (Carlo) - Raffaele Latagliata (Raimundo) - Sibilla Malara (Dolly) - Alejandra Radano (Miriam) - Catherine Ringer (Concha) - Gianfranco Vergoni (Pablo) - Gabriella Zanchi (Evaavabette)

I Solisti dell’Orchestra Aracoeli
Direzione musicale e piano Enrico Arias
Contrabbassi Andrea Avena, Gianluca Pallocca
Flauti Alessio Alberghini
Oboe Antonio Verdone
Clarinetto/Sax Marina Cesari
Corno Marco Venturi
Tromba/Trombone Giordano Bruno Tedeschi
Fisarmonica Marco Lo Russo
Violoncello/chitarra Pasquale Filastò
Percussioni Ivan Gambini, Giovanni Damiani
Batteria Massimo D’Agostino

 
Musica e arrangiamenti di Nicola Piovani
Regia di Alfredo Arias

Nicola PiovaniDopo i successi di pubblico e critica collezionati a Parigi e nella tournèe europea, arriva anche in Italia, nella versione curata da Vincenzo Cerami e Nicola Piovani “Concha Bonita”. Spettacolo musicale di ispirazione sudamericana, racconta la storia di Concha Bonita, che in passato si chiamava Pablo e di professione faceva il calciatore. Partito dall’Argentina come Pablo, a Parigi si trasforma in donna, Concha appunto, tanto avvenente da meritare il soprannome di Bonita. E inizia così a fare strage di cuori; si assicura l’eredità di un vecchio italiano e con un conto in banca di tutto rispetto, affronta libera una nuova, meravigliosa vita. Fino a quando, dalla natìa Argentina non sbarca il fantasma del suo passato: Myriam, la compagna di quando era Pablo, insieme alla loro figlia adolescente Dolly, smaniosa d’incontrare il padre.

L’idea di costruire uno spettacolo intorno al favoloso destino di Concha Bonita era da tempo nei progetti di Alfredo Arias e trova la sua genesi iniziale, due anni dopo, con la messa in scena “en travesti” de Le serve di Jean Genet. Ma per la realizzazione di Concha Bonita, è determinante l’incontro con il compositore premio Oscar Nicola Piovani e la sua adesione al progetto. Ne nasce un insolito spettacolo, sospeso a metà tra la fiaba e la commedia, sulla scia di un concerto recitato, che individua un percorso musicale variegato: dal rock al tango, dal melodramma alla rumba, dalla zarzuela al mambo. Un felice connubio dunque, che ha permesso al regista attraverso il ricorso a stilemi facili e popolari, tipici della commedia musicale, le variazioni su un argomento per sua natura delicato e sempre rischioso nel trasporto in scena, quale la sessualità, le sue possibili dinamiche di trasformazione e le implicazioni conseguenti dell’essere padre o madre. Col grande messaggio finale del non avere paura a guardarsi dentro, perché – come dice Arias –“possiamo spingerci fino in fondo alle nostre fantasie, senza creare catastrofi nella vita di nessuno, trovando nuove strade per gli affetti e rispettando l’innocenza degli altri”. Sulla scena una protagonista d’eccezione: Catherine Ringer, leader dell’eclettico gruppo rock Les Rita Mitsouko e ribattezzata in Francia come la Piaf del pop, dotata di una straordinaria duttilità vocale nell’alternare tonalità gravi e acute, così da cantare nei toni maschili e femminili.

Gennaro Cannavacciuolo

CONCHA BONITA
La scena
Lo spettacolo si svolge in un’unica scena. E’ un appartamento parigino sulla Senna. Davanti la scena è occupata da un vasto salone arredato con un divano dal lato giardino ed un tavolo dal lato cortile. La porta d’ingresso, dalla quale appaiono i visitatori, è dal lato giardino. Dal lato cortile, una terrazza dove vi si scorge la Senna e in lontananza, Parigi. Una porta scorrevole delimita il fondo della scena: quando si apre si scorge una camera con un grande letto.

La storia
La piece si svolge in 5 atti, senza interruzioni. e’ interamente cantata. Racconta la storia di Concha Bonita, un transessuale venuto dall’Argentina e sistemato a Parigi da una quindicina d’anni. Concha riceve la visita inaspettata di Miriam , sua antica compagna e della loro figlia Dolly, di cui scopre solo ora l’esistenza. Questa incursione del passato nella sua vita la sconvolgerà. Inizialmente pensa di ritrovare la sua identità maschile, ma il tentativo si rivela completamente irrealizzabile. Sua figlia Dolly non capisce che lei è suo padre, ma ci si affeziona a tal punto da convincerla a rinunciare alle sue maniere stravaganti e a ritrovare una femminilità più profonda più autentica meno caricaturale. Dal canto suo la giovane ragazza, seguendo colei che pensa essere sua zia, scopre una forma di libertà e fantasia. Miriam la ex compagna di Concha è stupefatta del cambiamento di chi resta per lei Pablo, calciatore virile dal quale non si sarebbe mai aspettata simile cambiamento. Attorno a questo trio si muovono da un lato gli amici di Concha : Carlo il suo parrucchiere, curatore della sua immagine e Raimundo il suo segretario e confidente. Raimundo si innamora subito di Miriam. Miriam, così ricostruisce la coppia un tempo formata con Pablo, divenuto Concha. Dall’altro lato due figure oniriche accompagnano gli avvenimenti: il fantasma di Pablo e una divinità irreale, star delle star, Evaavabette, icona di tutti gli ideali femminili, modello e guida di Concha.

 Le date del tour nella nostra rubrica "On Stage"