testata_logo.jpg (11960 byte) testata_titolo.jpg (9000 byte) testata_fine barra_lat.jpg (5611 byte)
testata_sotto.jpg (6334 byte) testata_sfumatura.jpg (5152 byte)HomePrenotazioni on-lineIl MerchandisingMusical che spettacolo: i contattimusicalclub
.. ....... ..
primo piano
..
Sette
..
spettacoli in programmazione
.. ....... ..
album
.. ........ ..
La Bacheca
.. ......... ..
Borsino : Il Musical in cifre
.. ......... ..
i links
.. ......... ..
fine_tabella2.gif (1213 byte)
       

prenofacile

 

 

A passo di danza nella terra d’Irlanda

 

Uno show per raccontare l’eterna lotta tra il Bene e il Male tra tap dance e musical

 

 


 

Ispirato ai balli tradizionali Irlandesi da quando è stato creato ha incassato più di 400 milioni di dollari diventando così uno degli spettacoli più apprezzati e ricercati nel mondo. E non è il solo record: la sua colonna sonora ha vinto premi in America, in Australia e Canada; è l’unico spettacolo al mondo ad avere ottenuto 21 “tutto esaurito” consecutivi allo stadio di Wembley a Londra.

Lo spettacolo racconta, in 21 quadri, la storia, i costumi e la musica dell’Irlanda con una spettacolarità che raramente si vede su un palcoscenico.

E’ sicuramente uno degli spettacoli da non perdere della stagione teatrale.

 


 

Ha debuttato nel 1996, con un seguito di oltre 50 milioni di spettatori in 36 paesi; in Italia era approdato 4 anni fa, al Forum di Assago, in prima nazionale. 

La tradizione celtica, con tutto il mistero delle fiabe nordiche, è il trampolino di lancio di «The Lord of the dance», un’invincibile armata di ballerini dal fiato lungo e dalle gambe portentose, capaci di frenetiche cavalcate su giochi di punta e tacco: in scena sono trentotto, accompagnati da sei musicisti, due violiniste e una cantante.

L'idea di base nasce dalla canzone "Lord of the Dance", composta nel'63 da Sidney Carter per narrare la storia degli Shakers, una particolare variante di cristiani di Manchester costretti a emigrare in America nel 1774 per le loro attività coreutiche, per dar vita a comunità dove uomini e donne vivevano separati, forse per non destare ulteriore scandalo. 

Michael Flatley, ex muratore nato a Chicago da genitori irlandesi, ha affidato il successo all’abilità dei suoi piedi, assicurati per venticinque milioni di dollari: campione mondiale di danza irlandese ad appena sedici anni, è riuscito ad affermare nello show business un genere relegato alle feste di folklore, coniugando l’anima celtica, aulici girotondi e gighe gaeliche al musical da grande arena, di cui mette a frutto gli effetti più spettacolari, con suoni dilatati e scene fortemente ritmate.

Il risultato di questa contaminazione è uno show di grande impatto che utilizza luci (firmate da Patrick Woodroffe, lightdesigner richiesto dai Depeche Mode, Tina Turner, Michael Jackson e Phil Collins) e sound da concerto rock, per raccontare l’eterna lotta tra bene e male, nel cuore di una natura potente e divinizzata, che scandisce le stagioni dell’uomo e lo piega alle sue leggi. La contrapposizione tra il Signore della Danza e le Forze del Male è rappresentata in chiave drammaturgico-coreografica, con duetti e sfide corali; come in ogni favola a lieto fine, l'algido Lord of the Dance sconfigge il cattivo Dark Lord, il bravo danzatore Tom Cunningham, mentre lo spiritello Helen Egan ci regala magie e botti pirotecnici.
Le scene stilizzate, con simboli accennati che rimandano all’iconografia celtica, sono
ideate dai coniugi Park, autori di allestimenti per i Rolling Stones, gli U2, Elton John e i Pink Floyd.
La colonna sonora del musical, composta da Ronan Hardiman, è stata disco d’oro in
Australia, Canada e Stati Uniti.

In scena nelle date italiane una delle quattro compagnie che girano costantemente il mondo, la Troupe One destinata all'Europa, con il giovane Michael Edwards nei panni del protagonista.

 

Sito ufficiale: http://www.lordofthedance.com

HOME | PRENOTAZIONI | MERCHANDISING | MUSICAL CLUB
E-MAIL | ALBUM | ON STAGE | LINKS | BACHECA | BORSINO