IL MATTINO di Napoli - 1 giugno 2002

 

UN NUOVO TEATRO PER IL MUSICAL
Pooh: il nostro
Pinocchio
anni Sessanta

Enzo Gentile
Milano. La Pinocchio-mania è alle porte e i Pooh giocano d’anticipo presentando il musical realizzato con la regia di Saverio Marconi e atteso alla prima il 14 febbraio 2003, in uno spazio costruito appositamente a Milano: il teatro della Luna, 2500 posti a sedere e una lunghissima tenitura, almeno sino ad arrivare alle 150.000 a presenze, dicono i produttori. Biglietti tra 13 e 50 euro, forte il merchandising collegato, compresi due album, quello dei Pooh annunciato a novembe, e quello affidato al cast del musical (in vendita in teatro), di cui per ora si conosce solo il protagonista, Manuel Frattini.
Costato circa 10 milioni di euro, il «Pinocchio» dei Pooh per rientrare nel budget dovrà per forza di cose avere vita lunga e valicare i confini: per ora sono già sette i paesi che l'hanno richiesto, Austria, Germania, Olanda, Belgio, Francia, Portogallo e Spagna, da dove si conta di fare il salto verso il ghiotto mercato sudamericano.
Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti e Stefano D'Orazio sono entusiasti del progetto: «Nel ’73, all'epoca del nostro primo tour negli Usa, avevamo visto ”Jesus Christ Superstar”, che insieme con ”Tommy” degli Who costituì una specie di rivoluzione nel settore, capace com’era di associare la musica pop-rock alla classica formula del musical. Da allora ci abbiamo pensato spesso, cercando anche di entrare in contatto con Marconi, la massima autorità in Italia. Lavorare su Pinocchio ci entusiasma: rispetteremo i personaggi, lo spirito d'origine, ma in una chiave di gioco, di festa, di magia, dove la musica avrà un ruolo da protagonista. Abbiamo cercato di approfondire il carattere di Pinocchio, un ragazzino che vuole spezzare le convenzioni e che abbiamo calato in un ambiente che richiama gli anni Sessanta». E Benigni? «Farà un capolavoro. Ne siamo certi».