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MILANO — "Pinocchio" debutterà il 14 febbraio 2003 di fianco
al Filaforum di Assago, nel Teatro della Luna, spazio pensato e costruito
per il kolossal musicale firmato dal regista Saverio Marconi, Pierluigi
Ronchetti (il testo) e dai Pooh (le musiche e 24 canzoni, con Valerio
Negrini). Dieci milioni di euro di investimento, 1.250.000 solo per la
produzione. E un teatro che è a immagine e somiglianza del burattino di
Collodi (visto dall'alto). Legato da un cordone ombelicale al Forum: nella
sua pancia saranno alloggiati l'ingresso, il foyer, l'area ristorante, il
museo del musical. Un unico percorso tematico, ispirato alla favola di
Collodi. Una coproduzione Compagnia della Rancia, Pooh (nella foto) e
Gruppo Cabassi (attraverso ForumNet) che mette a disposizione di Saverio
Marconi un budget degno di Broadway e dell'East End londinese, dell'arena
parigina di Bercy.
Così "Pinocchio" aspira a diventare un successo internazionale
(è già stato "opzionato" dai partner di ForumNet in sette
paesi europei) e a staccare 150mila biglietti solo a Milano. Dove conta di
restare sei mesi, grazie al grande bacino di pubblico, oltre venti milioni
di spettatori virtuali, che può raggiungere, entro due ore, l'area di
Assago. Sarà un "Pinocchio" ambientato negli anni '60, «quelli
in cui io l'ho letto e sognato — anticipa Saverio Marconi — con un
Geppetto di 40-43 anni, papà e non nonno del burattino. Un single che non
ha famiglia e non vuole un figlio vero tra i piedi. Sicchè si costruisce
un burattino, che però si mette e lo mette in un sacco di guai. La Fata
Turchina non è nonna Lollo ma la bambina dai capelli turchini. Come nel
testo di Collodi. Che ha scritto di un pescecane non di una Balena (ma
forse opterò per la balena). Ho voluto un Gatto al maschile e una Volpe
al femminile. Un Mangiafuoco sputafuoco. E' una favola sui sentimenti e
sulla famiglia, sulle persone che ci danno delle regole e il richiamo del
Paese dei Balocchi, la voglia di avventura. Che ci insegna quanto è
importante sbagliare. Sarà un Pinocchio pieno di foreste, falegnamerie,
feste, isole, cose magiche e frequentatori del mare».
«Sarà la rilettura di un testo — confessano i Pooh — inquietante e
spaventevole (ti crescerà il naso, t'impiccheranno) che metteva in scena
la crisi della famiglia tardo ottocentesca. Il nostro Pinocchio vuole
tagliare i fili del grande burattinaio e cerca l'avventura. In uno stile
che stupirà anche i fan dei Pooh (i nostri punti di partenza sono stati
"Jesus Christ Superstar" e "Tommy" degli Who...)».
Roby Facchinetti scende in piccoli dettagli d'autore: «Penso di poter
dire che "Nel paese dei balocchi" sia un brano universale e
"Giuro" una grande promessa di verità e amore. "Il gatto e
la volpe" mi ricordano Vanna Marchi e soci...».
Dodici canzoni usciranno a novembre interpretate dagli autori; la colonna
sonora con il cast teatrale e 24 temi finirà in un doppio Cd.
Un cast di cui si sa solo il nome del protagonista: Manuel Frattini.
«Ha fatto anche lui il provino — precisa Marconi — ,come gli altri
780, anche se ha già avuto con noi parti da protagonista. Per gli altri
ruoli sono alle scelte finali. Proveremo da agosto». Prenotazioni aperte
sul sito pinocchio.musical.it Biglietti da 50 a 12,80 euro, con pacchetti
che prevedono ticket, parcheggio e ristorante. La formula "Pinocchio
quando vuoi": 20 per cento di sconto se acquisti adesso e confermi un
mese prima. Pinocchio Viaggi: tre giorni di spettacolo, visite e shopping.
Dopo la lezione vincente di "Notre Dame de Paris", uno dei libri
più letti nel mondo diventa un universo poetico e musicale che si fa
teatro: una via di mezzo tra un palco tecnologico e un parco tematico.
Come gli Universal Studios e Disneyworld. "Ma non vogliamo che la
rappresentazione della favola — ammonisce Marconi — e la quotidianeità
dei suoi personaggi (impegnati al bar) uccida la fantasia. Anche per
questo, gli effetti saranno più magici che speciali. Noi crediamo ancora
nell'emozione e nel sogno».
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