L'ECO DI BERGAMO - 1 giugno 2002

Il progetto complessivo è da dieci milioni di euro: il musical con la Compagnia della Rancia, un disco e un teatro nuovo
Uno show ambientato negli anni Sessanta

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un prepotente ritorno sulla breccia del musical, una forma di spettacolo che fino alla metà degli anni '80 sembrava destinata ormai alla storia.
Invece, la strenua resistenza all'incedere del tempo mostrata soprattutto dai classici di Andrew Lloyd Webber ha dato carburante al progressivo incremento di questo genere di spettacoli, con un proliferare di nuove produzioni e nuovi adattamenti. Una situazione che nel nostro paese ha trovato terreno fertile, tanto che a Milano sta per nascere un'apposita struttura.
La riproposizione in musical della favola di Pinocchio costituisce in Italia un avvenimento senza precedenti e soprattutto un colossale business. Pinocchio è infatti un progetto da dieci milioni di Euro, consistente in uno show, un disco, un nuovo teatro e una nuova concezione dello spettacolo per famiglie organizzato nei minimi dettagli.
L'idea è nata dall'incontro fra i Pooh, autori delle musiche, e Saverio Marconi, attore, regista, fondatore e direttore artistico della Scuola di Recitazione di Tolentino e della ormai nota Compagnia della Rancia (che produce lo spettacolo insieme agli autori e in collaborazione con Forumnet, Meritalia Holding e Ritmica srl).
È stato lo stesso Marconi a illustrare, durante la conferenza stampa a Milano, la sua interpretazione della celebre fiaba di Collodi: «Durante una notte di tempesta un fulmine colpisce un pino lasciandone solo il tronco spoglio. La Luna concede all'albero di rinascere, ma qualcuno lo vuole per farne un figlio da muovere e comandare a proprio piacimento, senza tenere conto del fatto che quel pezzo di legno ha in realtà un cuore e un'anima. Il messaggio è: non dobbiamo cercare di essere amati ma di amare».
Il periodo in cui la favola viene ambientata sono i mitici anni '60 e i personaggi rivivono quindi in una nuova epoca. «La Fata dai Capelli turchini - ha spiegato Saverio Marconi - non è una donna adulta ma una bambina; il Gatto e la Volpe sono due strani personaggi che vivono alla giornata: il primo è maschio ed è il più stupido, la seconda è femmina ed è la più furba».
Per i Pooh, sulla breccia da decenni, la cosa più difficile di questo lavoro - raccontano - è stato proprio allontanarsi dal loro mondo per «vestire» dei personaggi, ognuno con un colore musicale diverso. Gli interpreti sono stati già scelti con un casting cui si sono presentati più di 780 candidati, ma per ora si sa solo che Pinocchio sarà Manuel Frattini. Le prove inizieranno in agosto e tutto, incrociano le dita Marconi e i Pooh, dovrebbe essere pronto per il grande debutto, fissato per il prossimo san Valentino.
Diego Ancordi